Il freddo e la neve non sono soltanto dei brutti clienti per la nostra salute, ma anche per le nostre auto. Con l’arrivo dell’inverno diventa obbligatorio montare pneumatici invernali oppure avere a bordo le catene: oltre che per motivi puramente di sicurezza bisogna attenersi a questa regola, che vale dal 15 novembre al 15 aprile di ogni anno, anche per evitare spiacevoli ed esose multe. La legge permette una doppia soluzione, quindi. Se è vero che avere a bordo le catene permette di ridurre il costo per un secondo parco gomme e il relativo stoccaggio d’altra parte costringe spesso a scomode e fredde soste: la circolazione con le catene è possibile solo in caso di neve, quindi vanno montate quando si è prossimi – o ci si ritrova nel bel mezzo – di una strada imbiancata. Per evitare di dover interrompere la marcia, esporsi al freddo e litigare con le catene, è preferibile dotarsi di un secondo set di pneumatici. Ma cosa farne delle gomme che abbiamo sostituito?
Come conservare e dove riporre i pneumatici estivi
I pneumatici se ben tenuti possono durare molto a lungo, per questo una volta montato il set invernale è consigliabile avere cura del set estivo per poterlo utilizzare appena possibile. Una buona soluzione per allungare la vita media delle gomme è quella di conservarli in un luogo buio, fresco e asciutto: tenere i pneumatici lontani da fonti di calore e sbalzi termici è fondamentale, per evitare che questi si dilatino o subiscano stress termico finendo per indurirsi o magari creparsi.
Un luogo fresco, con una temperatura intorno ai 15 gradi, dove i pneumatici possono essere ammassati senza che altre cose siano posizionate al di sopra: stressare le gomme con carichi potrebbe comportare curvature o deformazioni delle stesse. Ricordatevi che oltre alla scelta del luogo è fondamentale riporre i pneumatici ben puliti: questo significa procedere a lavare accuratamente il battistrada e le scanalature, stando attenti a rimuovere qualsiasi incrostazione e notando eventuali crepe già presenti. Un pneumatico crepato difficilmente supererà l’inverno. Inoltre sconsigliamo l’uso di idro pulitrici: il getto d’acqua così forte, diretto sul pneumatico, potrebbe separare gli strati di gomma che lo compongono provocando più danni che benefici.
Qual è la vita media di un set di gomme?
Attenzione e cura, certo, per allungare la vita media dei nostri pneumatici, ma quanto può durare un set di gomme? Se tenuto con cura anche fino a sei anni. Questo comporta dei risparmi in termini economici non indifferenti e dovrebbe spingervi a fare ben attenzione alle quattro cifre che trovate impresse sui vostri pneumatici: indicano settima e anno in cui le gomme sono state prodotte. Certo, questo non significa che da quel momento in poi siano state usate regolarmente, ma è sconsigliabile montare set di gomme che abbiamo più di otto anni, qualunque sia il loro stato di conservazione. Anche dei pneumatici mai usati, ma che sono stati stoccati così a lungo, hanno sicuramente perso buona parte delle loro caratteristiche. Il consiglio è quello di procurarsi delle gomme nuove, con una data di produzione molto recente, e averne cura: in questo modo sarà possibile godersele per almeno sei anni.
Il freddo è un nemico dei pneumatici?
Questa domanda assilla da sempre gli automobilisti: in realtà non è il freddo la causa diretta della possibile usura dei pneumatici e quindi non è questo il motivo per cui bisogna passare dalle ruote estive a quelle invernali. La sostituzione avviene principalmente perché il set da montare nei mesi invernali, piovosi o nevosi che siano, deve presentare un maggior numero di scanalature e intagli in modo da garantire grip maggiore in caso di strada non in perfette condizioni. Gli unici problemi che il freddo produce sui pneumatici è legato alla temperatura: infatti temperature più basse vanno ad influenzare la pressione all’interno delle gomme ed è consigliabile monitorarne la pressione spesso onde evitare di circolare con pneumatici sgonfi. Le basse temperature tendono a sollecitare molto i pneumatici e provocare perdite di pressione molto più veloci rispetto ai mesi estivi: questo fenomeno fisico ben noto a tutti gli automobilisti viene spesso sottovalutato.
Infatti ad occhio nudo è difficile accorgersi dei cali di pressione: spesso ce ne accorgiamo alla guida, con un peggioramento repentino delle prestazioni e un pericolo per chi è al volante. Per evitare di esporsi a rischi inutili invitiamo a controllare il livello della pressione interna anche più volte al giorno soprattutto se le ruote sono esposte a grandi sbalzi termici: può capitare infatti di gonfiare le ruote al mattino e queste la sera siano di nuovo sgonfie. Soprattutto se viaggiamo di notte consigliamo di controllare spesso lo stato delle ruote: il fenomeno è piuttosto semplice e banale, le basse temperature tendono a raffreddare l’aria all’interno delle gomme e di conseguenza diminuisce anche la pressione che questa riesce ad esercitare. Aria più fredda, meno pressione e ruote sgonfie. Un pneumatico se esposto a sbalzi termici di circa 20 gradi può anche perdere 0.15 bar in una singola giornata con evidenti problemi di sicurezza e performance del veicolo.